SERVIZI

Chi sono

La mia storia

Nasco a Lucca, nel 1980, e sin da piccola coltivo la passione per l’arte e per lo sport. Dipingo per diletto, amo la montagna e la fotografia. E soprattutto sono psicologa, psicoterapeuta e mamma!
Mi avvicino alla psicologia durante gli anni del liceo ed in seguito alla lettura di un libro a me molto caro, “Il mondo di Sofia”: mio padre mi regalò anche il gioco in scatola. Questa passione si rafforza negli anni, assieme a quella per l’arte, il disegno e l’architettura. Arte e psicologia non sono poi così lontane. 
Per me, sono due facce della stessa medaglia. Le persone, infondo, non sono la migliore opera d’arte esistente? E l’arte non è espressione del nostro mondo emotivo interiore?

Nel 2000 mi trasferisco a Padova per intraprendere il mio percorso universitario. Inizio ad approcciare le dinamiche ed i processi della psicologia clinica e della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, convinta che il benessere delle persone debba essere sempre l’obiettivo primario.

Il 2004 è stato un anno molto importante per me: il mio primo Sliding Doors. Ognuno di noi ha una crisi ogni tanto ed io, quasi alla fine del percorso universitario, ho avuto la mia. Ho lasciato gli studi perché avevo improvvisamente perso la motivazione. Sentivo il mondo universitario estraneo, rigido e distante dalle mie aspettative, da quello che credevo e sentivo di voler fare… insomma, mi sentivo un pesce fuor d’acqua!

Nel 2006 torno nella mia adorata città veneta, con nuovi stimoli e tanta consapevolezza in più. Finisco così gli esami e conseguo la Laurea Magistrale in Psicologia.
Il mio percorso accademico prosegue con un tirocinio post-laurea in una struttura sanitaria della regione Toscana dove ho la fortuna di incontrare una tutor fantastica che mi ha permesso di muovere i primi passi in questo mondo e di appassionarmi sempre di più a questo lavoro. Decido pertanto di tornare in Veneto, a Padova, dove tutti i miei sogni avevano avuto inizio, e di intraprendere il percorso formativo di specializzazione quadriennale in psicoterapia ad indirizzo cognitivo – costruttivista. 

Nel 2010 ho iniziato ad esercitare come Psicoterapeuta e ho aperto il mio studio privato. Oggi, sono ancora qua, con la stessa passione, la stessa curiosità e la stessa voglia di essere di aiuto alle persone.

Il mio approccio

COS’È LA PSICOTERAPIA

La psicoterapia è un processo logico che posa le sue fondamenta su una tecnica di riferimento specifica e si rifà ad una metodologia ben precisa, che può essere applicata a diverse situazioni, dalle difficoltà momentanee alle patologie più complesse, nonché a contesti diversi, come il singolo, la coppia, la famiglia, l’adulto ed il bambino.
L’obiettivo della psicoterapia è quello di aiutare le persone a mantenere o ristabilire il benessere fisico, psicologico ed esistenziale.

IL MIO APPROCCIO 

Credo che ci siano momenti nella vita in cui ci si può sentire soli, stanchi, o semplicemente confusi.
Momenti in cui liberarsi di un disagio non risulta per niente facile.
Possiamo provarci da soli e continuare a credere che il tempo guarisca tutte le ferite.
Oppure, possiamo scegliere di chiedere a qualcuno di accompagnarci nella scoperta di nuove soluzioni.”

A differenza di quello che risulta essere lo stereotipo culturale, la psicoterapia non lavora solo sul disagio o sulla patologia, ma è spesso un percorso di crescita e consapevolezza personale. Siamo soliti sentire frasi tipo “Non sono mica matto io! Non ho bisogno dello psicologo!”, oppure “Io non ho bisogno di nessuno, posso farcela da solo!”. A me piace descrivere il percorso terapeutico come un percorso che si fa in due ed in cui tu sei “l’esperto di te stesso” ed io sono “l’esperto della tecnica”. Puoi non comprendere cosa ti sta succedendo, puoi non riuscire a dare un nome alle cose, ma tu sei “l’esperto” perché le vivi: il mio compito è leggere la realtà con i tuoi occhi e, con l’ausilio delle mie competenze specifiche, aiutarti a darle senso e a raggiungere gli obiettivi prefissati.

LA PSICOTERAPIA
COGNITIVO – COSTRUTTIVISTA

Il costruttivismo è un approccio teorico fondato sulla comprensione della struttura e della dinamica del sistema di significati soggettivi dell’altro e del suo proprio modo di funzionare (cognitivo, emotivo e comportamentale). In ottica costruttivista si pensa che ognuno di noi non reagisca alla realtà così com’è, ma in base ad una propria mappa mentale, e che lo psicoterapeuta sia colui che aiuta la persona affinché le risorse che già possiede, le siano disponibili quando occorre, in modo che la relazione sia strumento di crescita e di miglioramento.

La psicologia dei costrutti personali ha il pregio di mettere al centro del proprio interesse il modo in cui la persona costruisce la propria realtà e l’attribuzione personale di significati che da essa deriva. Sulla base di questo, nel costruttivismo, ciò che conta è cioè come la persona per- cepisce la realtà. Sulla base di questa percezione, ognuno di noi tende a mantenere il proprio equilibrio, filtrando le informazioni e creando una propria mappa mentale per mezzo dei “costrutti personali” e del proprio sistema di credenze. 

Nel costruttivismo, la conoscenza serve come adattamento all’ambiente ed è una creazione personale di significato, che non può prescindere dalla storia di vita personale e la realtà è creata e rinforzata dal nostro fare esperienza.

COS’È LA PSICOTERAPIA

La psicoterapia è un processo logico che posa le sue fondamenta su una tecnica di riferimento specifica e si rifà ad una metodologia ben precisa, che può essere applicata a diverse situazioni, dalle difficoltà momentanee alle patologie più complesse, nonché a contesti diversi, come il singolo, la coppia, la famiglia, l’adulto ed il bambino.
L’obiettivo della psicoterapia è quello di aiutare le persone a mantenere o ristabilire il benessere fisico, psicologico ed esistenziale.

IL MIO APPROCCIO 

Credo che ci siano momenti nella vita in cui ci si può sentire soli, stanchi, o semplicemente confusi.
Momenti in cui liberarsi di un disagio non risulta per niente facile.
Possiamo provarci da soli e continuare a credere che il tempo guarisca tutte le ferite.
Oppure, possiamo scegliere di chiedere a qualcuno di accompagnarci nella scoperta di nuove soluzioni.”

A differenza di quello che risulta essere lo stereotipo culturale, la psicoterapia non lavora solo sul disagio o sulla patologia, ma è spesso un percorso di crescita e consapevolezza personale. Siamo soliti sentire frasi tipo “Non sono mica matto io! Non ho bisogno dello psicologo!”, oppure “Io non ho bisogno di nessuno, posso farcela da solo!”. A me piace descrivere il percorso terapeutico come un percorso che si fa in due ed in cui tu sei “l’esperto di te stesso” ed io sono “l’esperto della tecnica”. Puoi non comprendere cosa ti sta succedendo, puoi non riuscire a dare un nome alle cose, ma tu sei “l’esperto” perché le vivi: il mio compito è leggere la realtà con i tuoi occhi e, con l’ausilio delle mie competenze specifiche, aiutarti a darle senso e a raggiungere gli obiettivi prefissati.

LA PSICOTERAPIA
COGNITIVO – COSTRUTTIVISTA

Il costruttivismo è un approccio teorico fondato sulla comprensione della struttura e della dinamica del sistema di significati soggettivi dell’altro e del suo proprio modo di funzionare (cognitivo, emotivo e comportamentale). In ottica costruttivista si pensa che ognuno di noi non reagisca alla realtà così com’è, ma in base ad una propria mappa mentale, e che lo psicoterapeuta sia colui che aiuta la persona affinché le risorse che già possiede, le siano disponibili quando occorre, in modo che la relazione sia strumento di crescita e di miglioramento.

La psicologia dei costrutti personali ha il pregio di mettere al centro del proprio interesse il modo in cui la persona costruisce la propria realtà e l’attribuzione personale di significati che da essa deriva. Sulla base di questo, nel costruttivismo, ciò che conta è cioè come la persona per- cepisce la realtà. Sulla base di questa percezione, ognuno di noi tende a mantenere il proprio equilibrio, filtrando le informazioni e creando una propria mappa mentale per mezzo dei “costrutti personali” e del proprio sistema di credenze. 

Nel costruttivismo, la conoscenza serve come adattamento all’ambiente ed è una creazione personale di significato, che non può prescindere dalla storia di vita personale e la realtà è creata e rinforzata dal nostro fare esperienza.

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